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LETTERA
SCRITTA SUL FINIR DELL’AUTUNNO
A GIROLAMO POMPEI
CHE STAVA RACCOGLIENDO
LE POESIE DEL DEFUNTO CH. TORELLI
Squallide, e tutte di tristezza piene
Vi scorgo o piagge amiche, e voi già liete
Selvette ombrose or taciturne e ignude
Più risponder non v'odo a le soavi
5Note de’ pinti augelli, o al mormorìo
D’aura dolce leggiera, ahi! fatte solo
Di nevosi Aquiloni orrido impero.
Piagge, selvette addio; me pur richiama
Lunge da voi la stagion fredda e ingrata
10Ver la città, ove le piogge, il gelo,
E l'addensate nebbie in chiuso loco
Trar mi faranno i giorni, ognor temendo
Di lento rema, o d’acre tosse oltraggio;
Ma pur mercè degli animati carmi,
15Che mille sanno immagini leggiadre
Nella mente destar, io verrò spesso
Benchè lontana ad abitar fra voi;