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Ma se aquilone infuria,
     Se il mar con rauco suono
     S’innalza, e pel ciel guizzano
     I lampi, e mugghia il tuono,

Col guardo allora io volgomi
     Al lido, a le foreste,
     E alle valli che sprezzano
     L’orror de le tempeste;

E grido; invidiabile
     Chi ’n selva amica stassi,
     E solo sente il tremolo
     Rio mormorar fra sassi.