Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/10


Non dubitava di trovare in Voi un grazioso consentimento, che anzi la gentilezza troppo conosciuta dell’animo vostro, e la singolar vostra benevolenza e stima per l’Autrice doppiamente sicuro me ne rendevano. Solo in allora non avrei presentito, che la mia offerta fosse per acquistare dalle circostanze, in cui vi verrebbe fatta, un nuovo grado per Voi d’interesse, e per me di gloria. Or è così. La stampa delle rime di Lesbia si chiude nell’atto, che l’ottima Vostra figlia Marietta si accoppia con illustre Imeneo all’egregio e nobile cavaliere Guglielmo conte Lochis, ed io ho l’ambiziosa compiacenza di condurre la musa di Lei, che tanto veneraste ed amaste, a festeggiare l’applaudito Nodo, ed a cantarne, per così dire, l’Epitalamio. Se aura di fama fia mai, che fra i mirteti odorosi del beato Elisio rechi annunzio di sì avventuroso accidente, io credo, che lo spirito di Lesbia abbia a provarne contento non minore di quello che sentiva allorquando leggendovi