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pasciuto di sante gioie e di alte gioie, di sana tenerezza e di legittimo amore, lui più sicuro che mai, e più che mai pago del suo passato e del suo presente invidiabile, della sua donna e del suo domestico nido, lui provò come un senso delicatissimo di pietà profonda per chi era tanto, o tanto meno felice di lui, e... tornò da quell’altra che, poveretta, gli aveva scritto venti lettere invano; tornò... persuaso di non offendere, di non tradire niente affatto il suo amore bello e santo che lui amava in modo tanto diverso, oh più che mai, più che mai!... ch’egli adorava tanto più fortemente e nobilmente di quell’altra... di quell’altra cui «il suo amore bello e santo» non doveva pur confrontarsi in un pensiero, di cui non doveva, oh no, essere gelosa.

Dio buono! come mai? come mai?