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DAL VERO


— Senti — disse lei, sbarrandogli il passo, mentre lui pigliava il cappello per uscire — senti!... c’è stato un giorno che con Alberto di Crestelle ci siamo dati del tu. —

Lui alzò le spalle, incredulo, impazientito; voleva andar via.

— Senti — replicò lei con un tremito nella voce — ora va pure, ma ho voluto dirtelo, giacchè ora siamo pari.

Che gl’importava, a lui? Quell’altra lo aspettava, era tardi.

— Ah, sì? — chiese in atto di sfida, tanto per dire qualcosa; e, senza aspettare risposta, quasi ad esprimere: dunque ora lo vedrai! si chiuse dietro l’uscio del salotto con impeto. Commedie sciocche o verità, cui era meglio non replicare; più eloquente la dignità del silenzio. Stupida! Ora anche quell’ombra di rimorso che gli annebbiava le sue ore d’amore, con quell’altra, dileguerebbe per sempre. Stupida! Il solo ritegno a più libere gioie con quell’altra; il solo legame che ancora lo riconduceva, la sera, tardi, alla sua casa, la moglie lo aveva rotto con quelle parole sfacciate... Tanto me-