Piangon miei mali ed il piú rio1 non sanno.
Lieve sul capo ad ambedue discendi 125Pietosa visïon (se la tua scorta
Lo ti consente), e il pianto ne sospendi.
Di tutto che vedesti annunzio apporta
Alle dolenti: ma del mio morire
Deh! sia l’immago fuggitiva e corta. 130Pingi loro piuttosto il mio gioire,
Pingi il mio capo di corona adorno
Che non si frange né si può rapire.
Di’ lor che feci in sen di Dio ritorno,
Ch’ivi le aspetto, e là regnando in pace 135Le nostre pene narreremci un giorno.
Vanne poscia a quel grande, a quel verace
Nume del Tebro2, in cui la riverente
Europa affissa le pupille e tace;
Al sommo dittator della vincente 140Repubblica di Cristo, a lui che il regno
Sortí minor del core e della mente:
Digli che tutta a sua pietà consegno
La franca fede combattuta; ed egli
Ne sia campione e tutelar sostegno. 145Digli che tuoni dal suo monte e svegli
L’addormentata Italia, e alla ritrosa
Le man3 sacrate avvolga entro i capegli,
Sí che dal fango suo la neghittosa4
Alzi la fronte, e sia delle sue tresche 150Contristata una volta e vergognosa.
Digli che invan l’ibere e le tedesche
E l’armi alpine5 e l’angliche e le prusse
Usciranno a cozzar colle francesche,
Se non v’ha quella6 onde Mosè percusse 155Amalecco7 quel dí che i lunghi preghi
Sul monte infino al tramontar produsse.
Salga egli dunque sull’Orebbe, e spieghi8
↑Amalecco: «È noto per le sacre carte che essendo stato Israele assalito dagli Amaleciti [in Raphidim], Mosè comandò a Giosuè di uscire contro di essi a battaglia, e ch’egli, presa la sua verga, salí sull’Oreb accompagnato da Aronne e da Hur. Quivi tenendo le mani alzate al cielo, faceva sí che gl’Israeliti vincevano, ma s’ei le abbassava, superavanli quei di Amalecco; e fu d’uopo, poich’egli stancavasi, che Aronne ed Hur lo facessero sedere su d’una pietra, e, sostenendogli lo braccia fino al tramonto del sole, ottenessero alle armi di Giosuè per tal modo una compiuta vittoria. — Esodo XVII, [8-13]. — Sotto il nome di imporporati, Aronni e Calebidi, piú avanti, s’intendono i cardinali, de’ quali sono immagine Aronne ed Hur figlio di Caleb». Mt.