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LA BELLEZZA DELL’UNIVERSO | 17 |
215E lacero, deluso ed abbattuto
T῏abbandonâr nell’onta e nel cordoglio,
Siccome incauto pellegrin caduto
Nella man de’ ladroni, allorché dorme
Il mondo stanco e d’ogni luce muto1.
220Eppur sul volto le reliquie e l’orme
Fra il turbo degli affetti e la rapina2
Serbi pur anco dell’antiche forme:
Ancor dell’alta origine divina
I sacri segni riconosco, ancora
225Sei bello e grande nella tua rovina;
Qual ardua antica mole, a cui talora
La folgore del cielo il fianco scuota
Od il tempo che tutto urta e divora,
Piena di solchi3 ma pur salda e immota
230Stassi, e d’offese e d’anni carca aspetta
Un nemico maggior che la percota.
Fra l’eccidio e l’orror della soggetta
Colpevole natura, ove l’immerse
Stolta lusinga e una fatal vendetta4,
235Piú bella intanto la virtude emerse,
Qual’astro che splendor nell’ombre acquista,
E in riso i pianti di quaggiú converse5.
Per lei gioconda e lusinghiera in vista
S’appresenta la morte, e l’amarezza
240D’ogni sventura col suo dolce è mista6.
Lei guarda il ciel dalla superna altezza
Con amanti pupille; e per lei sola
S’apparenta dell’uomo alla bassezza7.
Ma dove, o diva, del mio canto vola
245L’audace immaginar8? dove il pensiero
Del tuo vate guidasti e la parola?
Torna, amabile dea, torna al primiero
Cammin terrestre, nè mostrarti schiva
- ↑ 219. d’ogni luce muto: È un emistichio dantesco: cfr. Inf. V, 28.
- ↑ 221. Fra il turbo ecc.: fra il turbine e il vortice delle passioni.
- ↑ 229. di solchi: dei segni rovinosi del tempo.
- ↑ 234. stolta lusinga: quella di Adamo e d’Eva, di farsi simili a Dio. Cfr. Genesi III, 5. — fatal vendetta: la vendetta necessaria (fatal) del peccato. Anche il Manzoni (Il Nat., 17), dell’uomo peccatore: «un’ineffabile Ira promessa all’imo D’ogni malor gravollo».
- ↑ 237. E in riso ecc. Il Petrarca (P. III, canz. vii, 36), di Maria: «Vergine benedetta, Che pianto d’Eva in allegrezza torni».
- ↑ 239. e l’amarezza ecc.: «Qualunque sciagura, sopportata con rassegnazione, ha con sé un po’ di dolcezza, derivante appunto da ossa virtú». Pierg.
- ↑ 242. e per lei sola ecc.: Dio si fece uomo, solo per riacquistare l’uman genere a virtù. Dante Parad. vii, 30: «al verbo di Dio discender piacque U’ la natura che dal suo Fattore S’era allungata, unio a sé in porsona, Con l’atto sol del suo eterno amore».
- ↑ 244. Ma dove ecc.: Orazio Od. III, n, 70; Quo, Musa, tendis? Chiabrera (ode: Se gir per l’aria vòti): «Deh dove corro»? Cfr. anche Parini Od. II, 121 e XVI, 301. —
Ragion dal soglio»