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CANTO PRIMO 247

     750Della misera Ausona1, e l’alte mura
     D’Aurunca2 percotea, la piú guerriera
     Delle volsche cittadi e la piú antica.
     Oltre gli anni di Dardano e Pelasgo3
     La sua fama ascendeva, e degli Aurunci
     755Venerevoli padri alto suonava
     E glorïoso fra le genti il grido.
     L’avea quel fier divelta e conquassata
     Dai fondamenti. Alle vicine rupi
     Traggonsi in salvo gli abitanti; e il fiume
     760Li persegue mugghiando, e ne raggiunge
     Altri al tallone e li travolve, ed altri,
     Che piú pronti afferrâr già la montagna,
     Con l’immenso suo spruzzo li flagella
     E di paura li fa bianchi in viso.
     765Ben mille ne contorse entro i suoi gorghi
     Quell’orribile dio; ma di due soli,
     Timbro e Larina, il miserando fato
     Non tacerò, se a tanto il cor resiste4
     E pietoso il pensier non mi rifugge.
     770Amavansi cosí quegl’infelici,
     Ch’altro mai tale non fu visto amore:
     E d’Imeneo già pronte eran le tede,
     E consentian gioiosi al casto affetto
     I genitori. Ahi brevi e false in terra
     775Le speranze e le gioie! In riva al mare
     Cui d’Anzio regge la Fortuna5, avea
     Pochi dí prima all’afrodisia madre
     Porti i suoi voti il giovinetto amante
     E abbracciato l’altar. Letta nel fato
     780Del misero la sorte avea la diva;
     E della diva il santo simulacro
     Tremò, e sudante6 (maraviglia a dirsi!)
     Torse altrove il bel capo, e non sostenne
     Tanta pietà. Ma ben di Giuno il crudo


752. Delle volsce cittadi

760. e ne raggiugne

763. Gl’irriga e batte con immenso spruzzo.


    Att. IX, 11). I Goti nell’anno 536 dopo G. C. diedero anch’essi fama a questi campi per l’elezione che vi fecero di Vitige loro re». Mg.

  1. 750. Ausona, poco lontana dal monte Circèo.
  2. 751. Aurunca, tra l’Ufente e il Circèo. Cfr., per testimonio della sua antichità. Virgilio En. VII, 727.
  3. 753. Dardano: figlio di Giove e di Elettra, fondatore di Troia. — Pelasgo: il capo de’ Pelasgi, che dicesi fossero i primi abitatori di Grecia.
  4. 768. se a tanto ecc.: Virgilio, En. II, 12: Quamquam animus meminisse horret, luctuque refugit.
  5. 776. Cui d’Anzio ecc.: In Anzio era un famoso tempio alla Fortuna. Cfr. Orazio Od. I, xxxv, 1. Un altro ve n’era a Venere Afrodisia.
  6. 782. e sudante