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CANTO PRIMO | 243 |
620Di vendetta vendetta maggior, diè volta addietro.
Tra le priverne1 rupi e le setine
S’apre immane spelonca, a cui di sopra
Grava il dosso una negra orrida selva,
E per lo mezzo la rinfresca un rivo,
625Che con grato rumor casca e zampilla
Dalle fesse pareti. Ha di sedili
In vivo marmo una corona intorno;
E tal dalle muscose erbe si spande
Una fragranza, che da lungi avvisa
630Veramente di dei stanza e ricetto.
Qui da tutta la volsca regïone
Per cento cave sotterranee vie
Vengon sovente a visitarsi i fiumi;
Il freddo Ufente, il lamentoso Astura2,
635Il sonoro Ninfeo3, che tra le sacre
Sue danzanti isolette ad Amfitrite4
Rapido volve e cristallino il flutto;
E il superbo Amasen5, che le gran corna
Mai non si terge e strepitoso e torbo
640Empie di loto i campi e di paura.
E cent’altri v’accorrono di fama
Poveri e d’onda fiumicei seguaci,
E cento ninfe che il cader degli astri
Conoscono e del sole e della luna
645Le armoniche vicende, e sanno i venti
E le piogge predire e le procelle.
Colà bieca sbuffando s’incammina
620. maggior, torse le piante.
621. Fra le
622. S’apre vasta spelonca
627. Di vivo marmo
628. erbe si parte
633-4. i fiumi, E dansi d’amistà segni ed amplessi.
639. strepitoso e lordo
643. E cento ninfe che le fonti e l’urne E l’umide lor case hanno in governo, Prudenti ninfe che il cader degli astri
645. vicende, sanno
- ↑ 621. priverne: della città di Piperno, antic. Priverno.
- ↑ 634. Il freddo Ufente (Virgilio En. VII, 801: gelidusque... Ufens) nasce alle falde del monte di Sezze. — L’Astura scorre nel territorio di Anzio, ed è detto lamentoso, perché presso le sue rive fu ucciso Cicerone e preso il fuggente Corradino di Svevia, vinto a Tagliacozzo.
- ↑ 635. Il Ninfeo (oggi Storace) nasce ne’ monti di Norba dal lago dello stesso nome, presso il quale era un tempio sacro allo Driadi. Plinio (St. N. II, 94) narra che nel lago erano certe isolette dette Saltuares dal moversi a tempo sotto il piede di chi vi danzava.
- ↑ 636. Amfitrite: cfr. la nota al v. 100, p. 213.
- ↑ 638. Il su-
Cfr. anche Feron. c. II, 118 e segg.