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LE API PANACRIDI IN ALVISOPOLI 195

     Cogliemmo al porporino
     Tuo labbro, augusto pargolo,
     44Erede di Quirino.
Celeste è il cibo; e, simbolo
     D’alto regal consiglio1,
     Con piú felice auspizio
     48L’ape successe al giglio2;
Ché noi parlante immagine
     Siam di re prode e degno,
     E mente abbiamo ed indole
     52Guerriera3 e nata al regno.
Il favo4, che sul vergine
     Tuo labbricciuol si spande,
     In te sia dunque augurio
     56Di sir prestante e grande.
E lo sarai; ché vivida
     Le fibre tue commove
     L’aura di tal magnanimo
     60Che su la terra è Giove5.
Ma d’uguagliar del patrio
     Valor le prove e il volo
     Poni6 la speme: il massimo
     64Che ti diè vita è solo.
L’imita; e basti. Oh fulgida
     Stella! oh sospir di cento
     Avventurosi popoli!
     68Del padre alto incremento7!
Cresci, e t’avvezza impavido
     Con lui dell’orbe al pondo:


N. B. Queste varianti sono state ricavate dalla prima ediz. di Alvisopoli; da quella bodoniana delle Odi, citata, e dall’altra del Resnati, pur citata. Cfr. il N.B. a p. 189.

57. Sí, lo sarai;

    non senza efficacia, il concetto fondamentale della poesia (cfr. i vv. 1 e 6 e segg.), ciò ch’è, alle volte, proprio della lirica, specie a metri brevi. Cfr. i vv. 31 e segg. e la nota relativa a p. 127.

  1. 46. consiglio: sapienza.
  2. 48. L’ape successe al giglio, perché Napoleone sostituí, nel suo stemma, a’ gigli de’ Capetingi le api.
  3. 51. ed indole guerriera: È noto che nell’autunno le api cosí dette operaie uccidono i maschi, perché non consumino inutilmente lo provviste invernali.
  4. 53. Il favo, detto anche fiale, è il nido delle api, composto di cera e conformato in cellette esagone, nelle quali esse depongono lo ova e il miele. Qui, per il miele stesso.
  5. 60. Che su la terra ecc.: Spesso il M. si compiacque di paragonar Napoleone a Giove. Inno ecc., v. 47: «Bonaparte, il maggior de’ mortali, Che geloso fa Giove lassú. Bonaparte ha nel cielo i rivali, Perché averli non pote quaggiú». Cfr. anche Il Cong. Cis., v. 105 e segg. ecc. ecc.
  6. 63. Poni: poni giú, abbandona.
  7. 68. Del padre ecc.: Virgilio Ecl. IV, 49: magnum Iovis incrementum! Parini Il Vespro, 92: «Di Giove alti incrementi».