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DELLA VICE-REGINA D’ITALIA | 191 |
114Di maggior frutto1 le speranze in sen.
Odi esultar di giubilo
Gl’insubri2 gioghi, e lieti
Benedir le vindeliche
Rive3. Dagli antri queti
L’Isèro4 echeggia, e libero
120Concede all’onda salutata il fren.
Bella la marzia polvere5
Di re guerrier sul crine;
Bello il lauro tra’ fulmini
Cresciuto6: e di reine
Bella sul crin la pronuba
126Rosa che il fiato d’Ilitía7 creò.
Grato ai forti lo strepito
De’ brandi, e l’improvviso
Fragor di tube e timpani:
Grato alle madri il riso
De’ bamboletti e il roseo
132Balbo8 labbruccio che parlar non può.
Sudor di Marte è balsamo
Del prode alle ferite;
Di bambinel la lagrima
Strazio è di cor piú mite:
Deh! non far mesto, o tenera
138Vita9, il bel seno che soffria per te.
Al tuo natal dileguasi,
Vedi, ogni nostro affanno.
Sorridi, o bella, e calmati.
Al ritornar dell’anno10
- 133. Sudor di guerra (B. R. O.).
- ↑ 114. Di maggior frutto: di un figlio maschio. Amalia ebbe, in fatti, due figli maschi: Augusto Carlo, che sposò la regina Maria di Portogallo e morì nel 1835, e Massimiliano Giuseppe, che nel 1842 sposò l’arciduchessa Olga, figlia dell’imperatore Nicola di Russia, e morì nel 1853.
- ↑ 116. insubri: cfr. la nota al v. 17, p. 182.
- ↑ 117. le vindeliche rive: la Baviera (anticamente Vindelicia), che diede loro nna cosí buona regina.
- ↑ 119. L’Isèro ecc.: l’Isar (che nasce dai monti del Tirolo e bagna la Baviera) echeggia degli applausi degl’Italiani, e lascia che scorra libera l’onda sua al Danubio.
- ↑ 121. Nelle tre strofe che vengono, la prima parte di ciascuna dice delle virtù militari del Beauharnais (si ricordi che questo valoroso principe combatté con Napoleone in Egitto, a Marengo, in Russia ecc.); la seconda delle virtù, dirò così, materne di Amalia.
- ↑ 123. Bello il lauro ecc.: bella la vittoria acquistata tra i fulmini delle armi. Cfr. i vv. 53 e segg. a p. 183.
- ↑ 126. Ilitìa: Giunone, invocata con tal nome dalle partorienti. Cfr., p. e., Ovidio Amor. II, XI, 21.
- ↑ 132. balbe: che forma suoni indistinti.
- ↑ 137. o tenera vita: o bambina.
- ↑ 142. Al ritornar ecc.: «Nel nuovo anno tu, o fanciulla, avrai un fratello; perché l'alto destino di Napoleone ce ne assicura. Si ricordi che Napoleone aveva fatto concepiro al Beauharnais la speranza della corona d’Italia: e che questi considerava come una disgrazia la nascita di una figlia temendo che fosse causa di far mutare dispo-
(primavera), questo fiore ch’è Giuseppina.