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4 | PROSOPOPEA DI PERICLE |
32Ed ebbi orror del giorno;
Ed aspettai benefica
Etade, in cui sicuro1
Levar la fronte e l’etere
36Fruir tranquillo e puro.
Al mio desir propizia
L’età bramata uscío,
E tu sul sacro Tevere2
40La conducesti, o Pio3.
Per lei già l’altre caddero
Men luminose e conte4,
Perché di Pio non ebbero
44L’augusto nome in fronte5.
Per lei di greco artefice
Le belle opre felici
Van del furor de’ secoli
48E dell’obblio vittrici.
32. E disprezzai la luce (S.).
34-36. Etade, in cui l’amica Dimenticar di Cassio Magnificenza antica (S.). Etade, in cui l’antico Piú non bramar di Cassio Genio dell’arti amico (R.) Etade, in cui securo (’81, ’83 e ’87).
38-39. La chiesta etade uscío, (S. R. ’81). E tu sul biondo Tevere (S. R. ’81, ’83 e ’87).
41. Per lei già l’altre scorrono (S.). Per lei già l’altre giacciono (R. ’81).
45. Perché di Pio non portano (S.).
- ↑ 34. sicuro: senza timore di soffrire ingiurie.
- ↑ 39. sul sacro Tevere: in Roma. Metonimia comunissima, per la quale, invece della città o nazione, si nominano il fiume o i fiumi ond’è bagnata. Petrarca P. III, canz. iv, 4: «Piacemi almen ch’e’ miei sospir sien quali Spera il Tevero e l’Arno E ’l Po...», cioè l’Italia.
- ↑ 40. o Pio: Giov. Angelo Braschi, nato in Cesena il 27 dicem. del 1717, eletto cardinale il 26 aprile del ’73 da Clem. XIV, e papa il 15 febb. del ’75 col nome di Pio VI. Opere maravigliose di lui, per le quali l’esaltarono i letterati d’allora innamorati dell’antichità, furono gli scavi, ch’egli fece compiere con vera munificenza di principe, per i quali vennero in luce molte scolture greche, specie busti di antichi personaggi (tutti descritti dal Visconti nel Museo Pio-Clementino e nell’Iconografia greca), e il prosciugamento delle paludi pontine. Cfr. la nota d’introd. alla Feron. Nel 1782 si recò a Vienna per distogliere Giuseppe II dalle premeditate riforme ecclesiastiche; ma invano, quantunque il Monti augurasse buon esito al viaggio del pontefice con Il Pellegrino Apostolico. Scoppiata la rivoluzione anche in Italia, pel trattato di Tolentino (19 febbr. 1797), fu costretto a cedere al Bonaparte le due legazioni di Bologna e di Ferrara; e nel 15 febbr. del ’98, quando l’esercito francese condotto dal Berthier entrò in Roma a instaurarvi un governo rivoluz., ad allontanarsi forzatamente dal suo stato. Nel 19 febbr. fu condotto dal commissario Haller, che non ebbe nessun riguardo né al grado né all’autorità di lui, a Siena e, nel 14 luglio dell’anno seguente, a Valenza, ove morì il 29 agosto. Cfr. Elogio storico della vita di P. VI (anonimo) Venezia, Fenzo, 1799 e Vicchi, VI, 82.
- ↑ 42. conte: note, famose.
- ↑ 44. Il Visconti in un componimento di 23 Ottave sul Possesso di N. S. Pio VI ecc. (Roma, Gio. Zempel, 1775), «giunge ad anteporre la grandezza di Roma papale alla grandezza dell’antica; e in un posteriore sonetto, pur laudativo di quel pontefice, rivolgendosi al Tevere, conclude: «Ognun fa voti che s’ei grande e giusto Riconduce al tuo margo il secol d’oro, Regni ancor gli anni del felice Augusto». Mestica op. cit., p. 42. Cfr. le note
fuor di pericolo.