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CANTO TERZO | 155 |
Pur come in guerra sí sospira e geme?
Prepotente rapina1 alla vorace
Squallida fame spalancò le porte,
E chi serrarle le dovea si tace2.
145Meglio era pur dal ferro aver la morte,
Che spirar nudo e scarno e derelitto
Tra i famelici figli e la consorte.
Deh sia fine al furor, fine al delitto,
Fine ai pianti mortali, e della spada
150Pèra una volta e de’ tiranni il dritto!
Paghi di sangue chi vuol sangue, e cada;
Ma l’innocente viva, e dell’oppresso
Il sospiro, o Signor, ti persuada.
La dea qui ruppe il suo parlar con esso3
155Le lagrime sul ciglio; e chi per questa,
Chi per quella fremea l’alto consesso,
Qual freme d’aquilon chiuso in foresta
Il primo spiro, allor che ciechi aggira4
I sussurri forier della tempesta.
160Mentre vario il favor ne’ petti ispira
Desïanze diverse, incerto ognuno
Qual fia vittrice, la clemenza o l’ira;
Del ciel cangiossi il volto e si fe’ bruno,
E caligine in cerchio orrenda e folta
165Il trono avvolse dell’Eterno ed Uno.
E una voce n’uscí che l’ardua vòlta
Dell’Olimpo intronava. Attenta e muta
Trema natura e la gran voce ascolta.
Cieli, udite, odi, o terra, l’assoluta
170Di Dio parola. Tu che5 l’alto spegni
Patrio delirio, e Francia hai restituta;
Tu che vincendo moderanza insegni
All’orgoglio de’ re, cui tua saggezza
Tolse la scusa di cotanti sdegni6;
175Fa cor: quel Dio che abbatte ogni grandezza7,
Guerra e pace a te fida8, a te devolve
Il castigo d’Europa e la salvezza.
Tu sei polve al mio sguardo, ed io la polve
- ↑ 142. Prepotente rapina ecc.: grandi rapine apersero la via alla piú squallida miseria.
- ↑ 144. E chi ecc.: e i governanti si stanno inoperosi.
- ↑ 154. con esso: cfr. la nota al v. 127, p. 88.
- ↑ 158. ciechi aggira: polverosi volge in giro.
- ↑ 170. Tu che ecc.: tu, o Bonaparte, che ecc.
- ↑ 174. la scusa ecc.: il pretesto di sdegnarsi cosí facilmente, e però di far guerra.
- ↑ 175. quel Dio ecc.: Anche il Manzoni (Il cinque Mag., 105): «Il Dio che atterra e suscita». Cfr. anche Deuteronomio XXXII, 39.
- ↑ 176.
la Francia.