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150 | IN MORTE DI LORENZO MASCHERONI |
Il remeggio dell’ali in ferrugigno1.
250Quegli d’olivo un ramoscel tenea,
Questi un brando rovente; e fisso i lumi
In Dio ciascun palpebra non battea.
Dal basso mondo alla città de’ numi2
Voci intanto salían gridando: Pace,
255Col sonito che fan cadendo i fiumi.
Pace la Senna, pace l’Elba, pace
Iterava l’Ibèro3; ed alla terra
Rispondean pace i cieli, pace, pace.
Ma guerra i lidi d’Albione, e guerra
260D’inferno i mostri replicar s’udiro,
E l’inferno era tutto in Inghilterra.
Sedea tranquillo l’increato Spiro
Su l’immobile trono, e tremebondo
Dal suo cenno pendea l’immenso empiro.
265La gran bilancia4, su la qual profondo
E giusto libra l’uman fato, intanto
Iddio solleva; e ne vacilla il mondo.
Quinci i sospiri, le catene, il pianto
De’ mortali ponea, quindi versava
270De’ mortali i delitti; e a nessun canto
La tremenda bilancia ancor piegava.
Quando due donne di contrario affetto
Levàrsi, e ognuna di parlar pregava.
Chi si fur elle, e che per lor fu detto,
275Se mortal labbro di ridirlo è degno,
L’udrà chi al mio cantar prende diletto
Nel terzo volo dell’acceso ingegno5.
- ↑ 249. Il remeggio dell’ali: cfr.: la nota al v. 194, p. 59. — in ferrugigno: di color di ruggine.
- ↑ 253. alla città de’ numi: al cielo. — sonito: suono, rumore. Latinismo, che piacque anche al Manzoni: cfr. Il cinque Mag. 17.
- ↑ 256. Senna... Elba... Ibero: Francia, Germania, Spagna. Cfr. la nota al v. 59, p. 4.
- ↑ 265. La gran bilancia ecc.: cfr. la nota al v. 151, p. 68.
- ↑ 277. Nel terzo volo ecc.: nel terzo canto.
frati, i vostri mali... Ma piú non dissi; ché agli occhi mi corse Un, ecc.».
CANTO TERZO
Contenuto: Innanzi all’Eterno prende a parlare Giustizia, invocando vendetta sui misfatti d’Europa, specialmente d’Inghilterra, che combatte con l’oro e col tradimento, e di Francia, che mutò in furia la bella libertà, e tollerò che un solo Robespierre inferocisse di stragi orrende (1-90). A tal nome tutti i beati fremono e gridano vendetta; ma sorge Pietà e dice non esser giusto punire la colpa dei regnanti nei popoli, e nemmeno far sempre spargere, per pochi ambiziosi, lacrime e sangue all’Europa. Sia posta