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146 IN MORTE DI LORENZO MASCHERONI

     Carca di ferri e lacerata il manto,
130Pur venisti, gridava, amato figlio;
     Venisti, e la pietà delle mie pene
     Del tuo duro cammin vinse il periglio1.
Questi ceppi rimira e queste vene
     Tutte quante solcate. E sí parlando,
     135Scosse i polsi, e suonar fe’ le catene.
Non rispose l’eroe, ma trasse il brando,
     E alla vendetta del materno affanno
     In Marengo discese fulminando.
Mancò alle stragi il campo; l’alemanno
     140Sangue ondeggiava, e d’un sol dí la sorte
     Valse di sette e sette lune il danno2.
Dodici ròcche3 aprîr le ferree porte
     In un sol punto tutte, e ghirlandorno
     Dodici lauri in un sol lauro il forte.
145Cosí a noi fece libertà ritorno. —
     Libertade? interruppe aspro il cantore4
     Delle tre parti in che si parte il giorno5:
Libertà? di che guisa? Ancor l’orrore
     Mi dura della prima, e a cotal patto
     150Chi vuol franca la patria è traditore.
A che mani è commesso il suo riscatto?
     Libera certo il vincitor lei vuole,
     Ma chi conduce il buon volere all’atto?
Altra volta pur volle, e fur parole;
     155Ché con ugna rapace arpie digiune
     Fêro a noi ciò che Progne alla sua prole6.
Dal calzato allo scalzo le fortune
     Migrar fur viste, e libertà divenne
     Merce di ladri e furia di tribune.
160V’eran leggi; il gran patto7 era solenne;
     Ma fu calpesto. Si trattò; ma franse
     L’asta il trattato, e servi ne ritenne.

    Alpi.

  1. 131. e la pietà ecc.: Virgilio En. VI, 687: Venisti tandem, tuaque expectata parenti Vicit iter durum pietas?
  2. 141. di sette ecc.: di parecchi mesi. Il sette è numero indeterminato, come spesso nella Bibbia. Cfr., p. e., Proverbi XIV, 16 e Salmi CIX, 161.
  3. 142. dodici ròcche: «In conseguenza di un armistizio conchiuso subito dopo la battaglia di Marengo, gli Austriaci dovettero consegnare a Napoleone tutte le fortezze dell’alta Italia in numero di dodici. - Vedi Botta [IV, 33]». Mg.
  4. 146. il cantore ecc.: il Parini.
  5. 147. tre parti: Il Mattino, Il Mezzogiorno e La Sera. Ciò è detto, secondo l’idea prima del Parini (cfr. la dedica del poema alla Moda); ché poi alla Sera sostituì, com’è noto, Il Vespro e La Notte. — si parte: si divide. Sul parti... parte cfr. la nota al v. 64, p. 65.
  6. 156. ciò che ecc.: Progne, moglie di Tereo, uccise, per gelosia pazza, il figlioletto Iti. Cfr. la nota al v. 67 del Serm. sulla Mit.
  7. 160. il gran patto: «La costituzione della Repubblica Cisalpina fu malmenata e contorta per ogni verso dal Direttorio francese, il quale trattava l’Italia