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CANTO TERZO 93

Ché la memoria ancor retrocedea
     Dal veduto delitto; e chini e mesti
     300Espero1 all’auree stalle i conducea;
Mentre la notte di pensier funesti
     E di colpe nudrice e di rimorsi
     Le mute riprendea danze celesti;
Quando per l’aria cheta erte levôrsi2
     305Le quattro oscure visïon tremende,
     E l’una all’altra tenea vòlti i dorsi.
Giunte là dove3 la folgore prende
     L’acuto volo e furibonda il seno
     Della materna nuvola scoscende,
310Inversero le coppe; e in un baleno
     Imporporossi il cielo, e delle stelle
     Livido fessi il virginal sereno.
Inversero le coppe; e piobber quelle
     Il fatal sangue, che tempesta roggia4
     315Par di vivi carboni di fiammelle.
Sotto la strana rubiconda pioggia
     Ferve irato il terren che la riceve,
     E rompe in fumo: e il fumo in alto poggia5,
E i petti invade penetrante e lieve
     320E le menti mortali, e fa che d’ira
     Alto incendio da tutte si solleve.
Arme fremon le genti, arme6 cospira
     L’orto e l’occaso, l’austro e l’aquilone,
     E tutta quanta Europa arme delira.
325Quind’escono del fier settentrïone
     L’aquile bellicose7, e coll’artiglio
     Sfrondano il franco tricolor bastone8.
Quinci move9 dall’anglico coviglio
     Il biondo imperator della foresta10
     330Il tronco stelo a vendicar del giglio11.
Al fraterno ruggito alza la testa

    Musog. — lagrimoso: per l’orribile vista della morte del re.

  1. Espero: la stella di Venero dopo il tramonto del sole. — i: li.
  2. Quando ecc.: Verso consimile a quel di Dante (Inf. xxvi, 36): «Quando i cavalli al cielo erti levôrsi».
  3. là dove: in quella regione dell’aria dove.
  4. roggia: infocata.
  5. poggia: si solleva.
  6. Arme ecc.: Bardo della S. N. VIII, 1: «E, alla possente voce, armi ogni lido, Armi freme ogni petto ogni pensiero».
  7. L’aquile bellicose: «L’aquila è l’arme delle tre grandi monarchie del Nord, Austria, Russia e Prussia». Mt.
  8. il franco tricolor bastone: l’albero della libertà, di tre colori: bianco, rosso e turchino.
  9. Quinci move ecc.: L’arme dell’Inghilterra è un Leone, quella dell’Elettorato, ora regno di Annover, è un Cavallo. Il poeta chiama fraterno il ruggito del Leone d’Inghilterra rispetto al Cavallo di Annover, perché ambedue questi stati appartengono alla casa di Brunswick». Mt.
  10. È il verso 87 della Bellezza dell’Univ.
  11. Giglio: i gigli d’oro erano, com’è noto, l’arma de’ reali di Francia.