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90 | IN MORTE DI UGO BASSVILLE |
Ed ei, che schermo non avean di scudo
Al calar del sacrilego coltello,
190Pietà, Signor, porgendo il collo ignudo,
Signor, pietà, gridavano: e venía
In quella il colpo inesorato e crudo.
Cadean le teste, e dalle gole uscía
Parole e sangue1, per la polve il nome
195Di Gesú gorgogliando e di Maria.
E l’un su l’altro si giacean, siccome
Scannate pecorelle; e fean ribrezzo
L’aperte bocche e le riverse chiome.
La luna il raggio ai visi esangui in mezzo
200Pauroso mandava e verecondo,
A tanta colpa non ben anco avvezzo;
Ed implorar parea d’un vagabondo
Nugolo il velo ed affrettar raminga
Gli atterriti cavalli ad altro mondo.
205Chi mi darà2 le voci ond’io dipinga
Il subbietto feral che quarto avanza3,
Sí ch’ogni ciglio a lagrimar costringa?
Uom d’affannosa ma regal sembianza,
A cui, rapita la corona e il regno,
210Sol del petto rimasta è la costanza,
Venía di morte a vil supplizio indegno
Chiamato, ahi lasso!, e ve ’l traevan quelli
Che fur dell’amor suo poc’anzi il segno.
Quinci e quindi accorrean sciolte i capelli4
215Consorte e suora ad abbracciarlo, e gli occhi
Ognuna avea conversi in due ruscelli.
Stretto al seno egli tiensi in su i ginocchi
Un dolente fanciullo; e par che tutto
Negli amplessi e ne’ baci il cor trabocchi,
220E sí gli dica: Da’ miei mali5 istrutto
Apprendi, o figlio, la virtude, e cògli
Di mie fortune dolorose il frutto.
Stabile e santo nel tuo cor germogli
Il timor del tuo Dio, né mai d’un trono
225Mai lo stolto desir l’alma t’invogli6.
E se l’ira del ciel sí tristo dono
- ↑ Dalle gole uscía ecc.: Dante Inf. xiii, 43: «Cosí di quella scheggia usciva insieme Parole e sangue».
- ↑ Chi mi darà ecc.: Cfr. la nota al v. 31 del Serm. sulla Mit.
- ↑ Il soggetto della quarta scoltura è il supplizio di Luigi XVI.
- ↑ sciolte i capelli: Cfr. la nota al v. 150.
- ↑ Da’ miei mali ecc.: «Il poeta in queste terzine pose in versi alcune sentenze del testamento di Luigi XVI». Mt.
- ↑ né mai d’un trono ecc.: Virgilio Georg. I, 37: Nec tibi regnandi veniat tam dira cupido.
al v. 84.