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II.
Bambino mio, cos’hai? cosa ti senti?
Sorridi — guarda — moviti — respira;
Non vedi il padre tuo, qui, che delira?
Non le senti le sue lagrime ardenti?
Non lacerarmi il cor co’ tuoi lamenti!
Oh dottore — soccorrilo — egli spira;
Vedi come già trema, e come gira
Gli sguardi stralunati e semispenti.
Che aspetti dunque? Di parole vane
Non è più tempo! Salvalo, per Dio!
Prova! Tenta! non hai viscere umane?
Ah no! perdona, io son pazzo, lo vedi;
Ma salva da la morte il bimbo mio,
E bacierò l’impronta de’ tuoi piedi!