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S I V I G L I A.
Belle casette bianche e cesellate
Che sembran chiuse dentro a un vel di trine
E mostrano i cortili a colonnine
Dietro ai cancelli de le porte arcate;
E per le vie ridenti e profumate,
Tra gli alti aranci, dietro alle tendine,
Un bisbiglio d’uccelli e di donnine
Che hanno bocche di bimbe e piè di fate;
E per tutto zampilli e palme e fiori,
E un’auretta di pace e d’allegria,
Ed un immenso ciel terso e tranquillo,
Ecco Siviglia, antico amor dei Mori,
Regina de la bella Andalusia
E madre di Traiano e di Murillo.