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XI.
Oh il maledetto cumulo d’orrori
Per gli orti, per i campi, e pei giardini!
Gli orribili ruscelli porporini
Che tra le zolle colano e tra i fiori!
E i mutilati miseri, che fuori
Dei fossi alzano, urlando, i moncherini,
E i mille morti per le vie supini
Deformati dal piè dei vincitori;
E le piazze dell’arso paesello
Maculate di viscere fumanti
E di pezzi di cranio e di cervello;
E il fioco suon dei gemiti lontani
E i bianchi giovinetti agonizzanti
Che invocano la madre a giunte mani!