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ALL’OSPEDALE.
Scarna, con gli occhi da la febbre accesi,
Bianca nel volto come il suo guanciale,
Una donna languìa nell’ospedale
Incinta di sei mesi.
Lo sposo suo, corroso dal veleno
Dell’acquavite, un dì, bestia furente,
L’avea ridotta là quasi morente
Con un calcio nel seno.
Dalla fame consunta e dagli affanni,
Premendo appena il miserando letto,
Vecchia parea nel suo gentile aspetto
E aveva diciott’anni.