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A UN GRANDE POETA.


Fra le altissime vette, entro ai sonanti
Boschi, passa il furor de l’uragano,
E colla nota d’un lamento umano
Curvan la testa gli alberi giganti;

E ardui fusti, irti massi e tetti infranti
Piombano con orrendo impeto al piano.
E ruggono i torrenti, e il cielo arcano
Sfolgora di vermiglie ire tonanti.

Ma delle rupi enormi entro ai segreti
Cavi un’aura di pace intima spira
Tra fior gentili e rivoletti lieti;

E di là il pellegrino alzando il volto
Le scatenate ire dei venti ammira....
Questo negl’inni tuoi veggo ed ascolto.