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A UN CRITICO.
Un critico tu sei dotto e sottile
E l’implacabil tua penna famosa
Crivella l’umilissima mia prosa
Come la punta d’un adunco stile;
E sei poeta arguto alto e gentile,
E in bella forma altera e disdegnosa
Sveli dell’arte ogni ragion più ascosa
All’intelletto della gente vile;
E tutto abbracci e scruti e intendi e sai.
Solo una cosa a intender non sei giunto
Né intenderla t’è dato ora né mai;
Ora nè mai (la vil frase perdona)
Tu non potrai capir fino a che punto
Io mi s....... della tua persona.