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SFOGO DELLA FARMACISTA.


Guardi che mani spesse
La moglie dell’agente....
La dotta, la saccente,
Che scrive zio coll’esse!

Porta le vesti smesse
Di sua sorella assente,
E spende, chi la sente.
Per sette principesse.

Che vezzi seducenti!
Come ride stasera!
Che bellezza di denti!

Sciocca! La valle intera
Sa che alle sette e venti
Le arrivò la dentiera.