Pagina:Poesie (De Amicis).djvu/195


— 187 —

SFOGO DEL FARMACISTA.


Il segretario è un misto
Di birro e di fattore,
Don Lingua è un impostere
Che non si dà il più tristo;

L’esattore, l’ha visto,
È cotto dal liquore;
Non parlo del pretore
Che inchioderebbe Cristo.

Quanto al dottor Gian Piero
Mi basta dir che presto
S’allarga il cimitero.

C’è il sindaco ch’è onesto:
Si dice, sarà vero;
Nel dubbio — non contesto.