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E ti condanni, lacera e sparuta,
A errar fra genti al par di te inumane,
55Limosinando il pane
Che a lui l’empia tua mano oggi rifiuta;

E ti lasci morir sopra uno strame,
E rovesci il becchin nel cataletto
Con un calcio nel petto
60La tua carcassa di baldracca infame.