Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 126 — |
IV.
Madre, ho trent’anni, e già speranze e alteri
Proponimenti e sogni lusinghieri,
Tutto mi fugge, o cara;
Tutto dinanzi a me crolla e s’oscura;
Soltanto la tua candida figura
S’innalza e si rischiara.
Come ogni orgoglio mio
Al tuo cospetto muore!
Che povero scrittore
Dinanzi a te son io!
Ma tu guardi il mio cor, non la mia mente,
Madre, nei libri miei;
E pel mio cor tu sei
La mamma più gentil del continente.