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GLI ULTIMI ANNI

a giuseppe giacosa.


I.

Beppe, ricordi il mio sogno dorato,
Quando sudavi ancor sulle Pandette,
Di raccoglierci, vecchi, in due villette
Sulla riva del mar dove son nato?

Io te Io dissi un giorno e tu, beato,
Con quel riso che assente e che promette,
— Verrò — dicesti e le mie mani hai strette,
E — giuralo — ti dissi, e l’hai giurato.

Poi diventasti babbo e cavaliere
E il sogno forse del tuo fido amico
Scordasti già da molte primavere.

Ma ti verrò una notte a rammentare,
Silva implacato, il giuramento antico,
E a tuo dispetto morirai sul mare.