Pagina:Poesie (Carducci).djvu/989


rime e ritmi 963

Ma s’apre a i venti su per le castella
vigili lungo le selvose Langhe
la fida a Cristo e Cesare balzana
                    64di Monferrato.

Nata d’amore e di valor cresciuta,
gente di pugne e di canzoni amica,
di lance e scudi infranti alta sonando
                    68la sirventese,

deh come sparve luminosa, il cielo
consparso intorno di vermiglie stelle,
imperïal meteora d’Italia,
                    72in Orïente!

Dietro le vien co ’l Po, con la sua bianca
croce, con gli anni, pur di villa in villa,
dritta, secura, riguardando innanzi,
                    76un’altra gente.

Tra ciglia e ciglia sotto le visiere
balena il raggio del latin consiglio.
Quaranta duci; e l’aquila de l’Alpe
                    80vola d’avanti.

Oh piú che ’l Po gli aspetta, oh piú che il serto
di Berengario! A lor servon gli eventi
e le disfatte: gli emuli d’un giorno
                    84pugnan per loro.