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rime e ritmi 961

Dimani, Italia, passeran da l’Alpi
prodi seimila in faccia al re levando
l’armi e i ridenti in giovine baldanza
                    16vólti riarsi.

Voi non vedrete, voi non sentirete,
prodi sepolti in queste verdi zolle,
quando tra questi clivi ruinava
                    20la monarchia,

che Filiberto dirizzò, che sciolse
come polledra a l’aure annitrïente
via per l’Europa al corso il cuor di Carlo
                    24Emmanuele.

Nobil teatro a l’inclita ruina
questo d’intorno. Sopra monti e valli
e su’ vaganti in lucidi meandri
                    28fiumi e torrenti

passa l’istoria, operatrice eterna,
tela tessendo di sventure e glorie:
uman pensiero a’ novi casi audace
                    32romperla crede.

E tuttavia silenzïosa fati
novi aggroppando ne la trama antica
tesse e ritesse l’ardua tessitrice
                    36fra l’alpi e il mare.