Dimani, Italia, passeran da l’Alpi
prodi seimila in faccia al re levando
l’armi e i ridenti in giovine baldanza
16vólti riarsi.
Voi non vedrete, voi non sentirete,
prodi sepolti in queste verdi zolle,
quando tra questi clivi ruinava
20la monarchia,
che Filiberto dirizzò, che sciolse
come polledra a l’aure annitrïente
via per l’Europa al corso il cuor di Carlo
24Emmanuele.
Nobil teatro a l’inclita ruina
questo d’intorno. Sopra monti e valli
e su’ vaganti in lucidi meandri
28fiumi e torrenti
passa l’istoria, operatrice eterna,
tela tessendo di sventure e glorie:
uman pensiero a’ novi casi audace
32romperla crede.
E tuttavia silenzïosa fati
novi aggroppando ne la trama antica
tesse e ritesse l’ardua tessitrice
36fra l’alpi e il mare.