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938 | odi barbare |
LA LIRICA
da a. platen
A la materia l’anima s’appiglia,
polso del mondo è l’azïone; e a sorde
orecchie spesso versa i canti l’alta
lirica musa.4
A tutti Omero s’apre e svarïati
gli arazzi de la favola dispiega,
l’autor del dramma trascinando i volghi
le scene eleva.8
Ma il vol del sacro Pindaro, di Flacco
l’arte e, o Petrarca, il tuo librato verso,
lento ne i cuori imprimesi, e a la plebe
ardüo sfugge.12