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934 | odi barbare |
NOTTE D’ESTATE
da fr. g. klopstock
Quando il tremulo splendore de la luna
si diffonde giú pe’ boschi, quando i fiori
e i molli aliti de i tigli
via pe ’l fresco esalano,4
il pensiero de le tombe come un’ombra
in me scende; né piú i fiori né piú i tigli
danno odore; tutto il bosco
è per me crepuscolo.8
Queste gioie con voi, morti, m’ebbi un tempo:
come il fresco era e il profumo dolce intorno!
come bella eri, o natura,
in quell’albor tremulo!12