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920 | odi barbare |
O cuor de’ cuori, sopra quest’urna che freddo ti chiude
odora e tepe e brilla la primavera in fiore.
O cuor de’ cuori, il sole divino padre ti avvolge
de’ suoi raggianti amori, povero muto cuore.48
Fremono freschi i pini per l’aura grande di Roma:
tu dove sei, poeta del liberato mondo?
Tu dove sei? m’ascolti? Lo sguardo mio umido fugge
oltre l’aurelïana cerchia su ’l mesto piano.52