Non me non me dal fiore
Del caro labbro, fin di tutte brame,
Sveglier potria sopore,
16Non cura di lieo, non dura fame.
Allor noi senza duolo
Il fato colga; innamorati spirti
Noi tragga un legno solo,
20Pallido Dite, a’ tuoi secreti mirti.
Di ciel che mai non verna
La ferma ivi berremmo aura sincera,
Sotto i piè nostri eterna
24Rinascendo co’ fior la primavera.
In tra i nobili eroi
Ivi a’ ben nati amor vivono ognora
L’eroine onde a noi
28Mormora un suon d’esigua fama ancora,
E menan danze, e alterni
Canti giungono al suon d’alterna lira;
E su’ germogli eterni
32Zefiro senza mutamento spira.
Scherza con l’ôra incerta
Di lauri un bosco; de le aulenti frondi
Sotto l’ombra conserta
36Ridon le rose ed i giacinti biondi.