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906 | odi barbare |
LA MADRE
(gruppo di adriano cecioni)
Lei certo l’alba che affretta rosea
al campo ancora grigio gli agricoli
mirava scalza co ’l piè ratto
passar tra i roridi odor’ del fieno.4
Curva su i biondi solchi i larghi omeri
udivan gli olmi bianchi di polvere
lei stornellante su ’l meriggio
sfidar le rauche cicale a i poggi.8
E quando alzava da l’opra il turgido
petto e la bruna faccia ed i riccioli
fulvi, i tuoi vespri, o Toscana,
coloraro ignei le balde forme.12