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896 | odi barbare |
Ecco: di braccio al pigro verno sciogliesi
ed ancor trema nuda al rigid’ aere
la primavera: il sol tra le sue lacrime
limpido brilla, o Lalage.4
Da lor culle di neve i fior si svegliano
e curïosi al ciel gli occhietti levano:
in quelli sguardi vagola una tremula
ombra di sogno, o Lalage.8
Nel sonno de l’inverno sotto il candido
lenzuolo de la neve i fior sognarono;
sognaron l’albe roride ed i tepidi
soli e il tuo viso, o Lalage.12