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odi barbare | 851 |
Odono i morti di Bezzecca, e attendono:
“Quando?„ grida Bronzetti, fantasma erto fra i nuvoli.
“Quando?„ i vecchi fra sé mesti ripetono,
che un dí con nere chiome l’addio, Trento, ti dissero.16
“Quando?„ fremono i giovani che videro
pur ieri da San Giusto ridere glauco l’Adria.
Oh al bel mar di Trieste, a i poggi, a gli animi
volate co ’l nuovo anno, antichi versi italici:20
ne’ rai del sol che San Petronio imporpora
volate di San Giusto sovra i romani ruderi!
Salutate nel golfo Giustinopoli,
gemma de l’Istria, e il verde porto e il leon di Muggia;24
salutate il divin riso de l’Adria
fin dove Pola i templi ostenta a Roma e a Cesare!
Poi presso l’urna, ove ancor tra’ due popoli
Winckelmann guarda, araldo de l’arti e de la gloria,28
in faccia a lo stranier, che armato accampasi
su ’l nostro suol, cantate: Italia, Italia, Italia!