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850 | odi barbare |
Molosso ringhia, o antichi versi italici,
ch’io co ’l batter del dito seguo o richiamo i numeri
vostri dispersi, come api che al rauco
suon del percosso rame ronzando si raccolgono.4
Ma voi volate dal mio cuor, com’aquile
giovinette dal nido alpestre a i primi zefiri.
Volate, e ansiosi interrogate il murmure
che giú per l’alpi giulie, che giú per l’alpi retiche8
da i verdi fondi i fiumi a i venti mandano,
grave d’epici sdegni, fiero di canti eroici.
Passa come un sospir su ’l Garda argenteo,
è pianto d’Aquileia su per le solitudini.12