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838 odi barbare


Ahi triste Amore! egli odia le Muse, e lascivo i poeti
frange o li spegne tragico.48

Ma chi da gli occhi tuoi che lunghe intentano guerre,
chi ne assicura, o Lalage?

Cogli a le pure Muse tre rami di lauro e di mirto,
e al Sole eterno li agita.52

Non da Peschiera vedi natanti le schiere de’ cigni
giú per il Mincio argenteo?

da’ verdi paschi dove Bianore dorme non odi
la voce di Virgilio?56

Volgiti, Lalage, e adora. Un grande severo s’affaccia
a la torre scaligera.

― Suso in Italia bella ― sorridendo ei mormora, e guarda
l’acque la terra e l’aere.60