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odi barbare | 827 |
Corri, tra’ rosei fuochi del vespero,
corri, Addua cerulo: Lidia su ’l placido
fiume, e il tenero amore,
al sole occiduo naviga.4
Ecco, ed il memore ponte dilungasi:
cede l’aereo de gli archi slancio,
e al liquido s’agguaglia
pian che allargasi e mormora.8
Le mura dirute di Lodi fuggono
arrampicandosi nere al declivio
verde e al docile colle.
Addio, storia de gli uomini.12