E né meno è un giardiniero
Che il sentiero
De la vita co ’l letame
Utilizza, e cavolfiori
Pe’ signori 18E vïole ha per le dame.
Il poeta è un grande artiere,
Che al mestiere
Fece i muscoli d’acciaio:
Capo ha fier, collo robusto,
Nudo il busto, 24Duro il braccio, e l’occhio gaio.
Non a pena l’augel pia
E giulía
Ride l’alba a la collina,
Ei co ’l mantice ridesta
Fiamma e festa 30E lavor ne la fucina;
E la fiamma guizza e brilla
E sfavilla
E rosseggia balda audace,
E poi sibila e poi rugge
E poi fugge 36Scoppiettando da la brace.