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718 | rime nuove |
Come quercia druidica sta il tuo fatal lavoro.
Biancovestite muse taglian con falce d’oro
Del sacro visco il fior.
Da’ soleggiati rami pendon l’armi de gli avi,
Pendon l’arpe de’ bardi; ma l’usignol ne’ cavi
42Scudi canta d’amor.
Danzan le figlie a l’ombra, del maggio tra i susurri,
E i fanciulletti guardan con i grandi occhi azzurri
Sparsi i capelli d’òr;
Però ch’ardua la vetta si perde ne la sera,
E vi passa per entro co’ lampi e la bufera
48Il dio vendicator.
Poeta, su ’l tuo capo sospeso ho il tricolore
Che da le spiaggie d’Istria da l’acque di Salvore
La fedele di Roma, Trieste, mi mandò.
Poeta, la vittoria di Brescia a te d’avante
Ne la parete dice — Qual nome e qual fiammante
54Anno nel sempiterno clipeo descriverò? —
Passan le glorie come fiamme di cimiteri,
Come scenari vecchi crollan regni ed imperi:
Sereno e fiero arcangelo move il tuo verso e va.
Canta a la nuova prole, o vegliardo divino,
Il carme secolare del popolo latino;
60Canta a ’l mondo aspettante, Giustizia e Libertà.