— Salve, o fanciul da la faccia cagnazza:
Salve, o figliuol di Giovanna la pazza:
Salve, o pollone de la mista razza 16Che dee la terra cristiana aduggiare.
La discordia de i sangui per tre rivi
E il bulicame de i pensier cattivi
E l’accidia de gl’impeti mal vivi 20Sale nel tuo cervello a fermentare. —
Poi l’una: ― Io son la furia di Borgogna
Che nulla attinge e tutto il mondo agogna.
Io trassi il Temerario con vergogna 24Nel toro d’Uri indomito a cozzare.
E boccon giacque, corpo dispogliato,
Tra i ghiacciuoli d’un lago innominato.
Questo l’augurio il simbolo ed il fato 28Che lo tuo regno segua in terra e in mare. ―
— La vertigine io son — quell’altra dice —
Che tragge Max di pendice in pendice
Per l’alpe del Tirolo: e l’infelice, 32Seguendo me, dismenta l’accattare.
Hallalí,5 hallalí, gente d’Habsburgo!
Ad una caccia eterna io con te surgo;
Poi nel sangue de i popoli mi purgo, 36E nel tuo, dal travaglio del cacciare. —