Di Vesta ella dal tempio
Traea la sacerdote:
Onde il gran padre Romolo
E Cesare nipote;
Onde i Ramni e i Quiriti, 162E tu, o Roma, signora in tutti i liti.„
Beate! e i lieti cori
Non rompea lituo barbaro,
Né i verecondi amori
Turbava allora il fremito
Che dal core ne preme 168La tradita d’Italia ultima speme.
Nel sangue nostro i nostri
Campi ringiovaniscono;
E quando lento i chiostri
Del verde pian d’Insubria
Apre l’aratro e frange, 174Su l’ossa rivelate un padre piange.
Non biondeggia superba
Da’ nostri solchi Cerere,
Ma lei calpesta acerba
L’ugna de’ rei quadrupedi;
E tu, vento sereno, 180Scaldi a’ tiranni osceni amor nel seno.