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rime nuove 703


A’ fianchi di Boemia e di Polonia i regi
Scettro e spada reggevano, del santo impero i fregi.
Quando stanche languirono le stelle, e rosseggianti
40Ne l’alba parean l’Alpi, Cesare disse — Avanti!

A cavallo, o fedeli! Tu, Wittelsbach, dispiega
Il sacro segno in faccia de la lombarda lega.
Tu intima, o araldo: Passa l’imperator romano,
44Del divo Giulio erede, successor di Traiano. —

Deh come allegri e rapidi si sparsero gli squilli
De le trombe teutoniche fra il Tanaro ed il Po,
Quando in cospetto a l’aquila gli animi ed i vessilli
48D’Italia s’inchinarono e Cesare passò!