Di Cipri ella da l’ícore
Nata d’Amor tra i baci
Tien gemme e fiamme e porpore,
O Ciel, da le tue faci;
E conoscente figlia 114A le tue nozze il talamo invermiglia,
Allor che da le pendule
Nubi la maritale
Pioggia a la Terra cupida
Discende in grembo, ed ale
Nel vasto corpo i vasti 120Feti che tu, Ciel genitor, creasti.
Dal sangue tuo l’oceano
Tra selve di coralli,
Tra le caterve cerule
E i bipedi cavalli,
A i liti almi del lume 126Vener produsse avvolta in bianche spume.
Ed ella or del suo spirito
Le menti arde e le vene,
Del nuovo anno l’imperio
Procreatrice tiene,
Ed aria e terra e mare 132Soave riconsiglia a sempre amare.