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rime nuove 665


Forti figli pendean da la tua poppa
Certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando
15Al mal domo caval saltano in groppa.

Com’eri bella, o giovinetta, quando
Tra l’ondeggiar de’ lunghi solchi uscivi
18Un tuo serto di fiori in man recando,

Alta e ridente, e sotto i cigli vivi
Di selvatico fuoco lampeggiante
21Grande e profondo l’occhio azzurro aprivi!

Come ’l ciano seren tra ’l biondeggiante
Òr de le spiche, tra la chioma flava
24Fioria quell’occhio azzurro; e a te d’avante

La grande estate, e intorno, fiammeggiava;
Sparso tra’ verdi rami il sol ridea
27Del melogran, che rosso scintillava.

Al tuo passar, siccome a la sua dea,
Il bel pavon l’occhiuta coda apria
30Guardando, e un rauco grido a te mettea.

Oh come fredda indi la vita mia,
Come oscura e incresciosa è trapassata!
33Meglio era sposar te, bionda Maria!