Monte le vacche quete
Pender da i verdi pascoli,
E tra l’ombre segrete
Un’aspettante vergine
Cantar, molle la guancia; 42Vede, ed in contro a lei nel mar si lancia,
Che sopra gli si chiude
Muto. O soavi imagini,
Pur d’ogni senso nude;
O d’inconsulti palpiti
Desío profondo arcano; 48Ultima gioventú del cuore umano!
Questa che deludete
Misera prole, o perfidi,
Quanto ha di voi pur sete!
E vi saluta reduci
Insieme al riso alterno 54Onde s’attempa il vol de l’orbe eterno.
Culto tra i feri studi
Sacro un giorno a’ romulidi,
E di solenni ludi
Empiea sonante l’isola
Che il Tebro ad Ostia in faccia 60Lieta di paschi e di roseti abbraccia.