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rime nuove 651


Mi udivano gli uccelli, e saltellanti
Per l’aer freddo su i nudati rami
A le rose ed al maggio e al sole e a i canti
16Facean richiami.

Ahi sempre infesti a me i poeti fûro!
M’invidiò Enotrio a’ sassi antichi e pii,
E tra le mani del poeta duro
20Inaridii.

Avvolta in serto, oh foss’io stata ombrella
A la tua fronte! su la chioma nera
Come esultato avrei, dolce sorella,
24Io verde e altera!

E ne la lingua che tra noi s’intende,
China a l’orecchio puro e delicato,
Gli elleni amori e l’itale leggende
28T’avrei cantato.

L’occhio tuo mesto a le fraterne note
Sorriso avrebbe con ardor gentile,
E rifiorito de le molli gote
32Saría l’aprile.