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630 | rime nuove |
LX.
VISIONE
Il sole tardo ne l’invernale
Ciel le caligini scialbe vincea,
E il verde tenero de la novale
4Sotto gli sprazzi del sol ridea.
Correva l’onda del Po regale,
L’onda del nitido Mincio correa:
Apriva l’anima pensosa l’ale
8Bianche de’ sogni verso un’idea.
E al cuor nel fiso mito fulgore
Di quella placida fata morgana
11Rïaffacciavasi la prima età,
Senza memorie, senza dolore,
Pur come un’isola verde, lontana
14Entro una pallida serenità.